Cosa pensate delle vostre abitudini? Io mi accorgo che a volte mi limitano, non mi permettono di scoprire nuove possibilità.
Sono tanti i gesti che compiamo nella vita quotidiana senza rendercene conto, così in automatico. Sono gesti abitudinari quello di vestirsi, lavarsi. Quando indossiamo una giacca, quale manica infiliamo per prima: la destra o la sinistra? Ci dobbiamo pensare per rispondere e questo ci dà la misura di quanto il gesto è compiuto in automatico. Così comincia il percorso di consapevolezza. Ci osserviamo e pian piano scopriamo che i nostri gesti sono abitudinari e non c’è niente di male in questo perché ci dà un senso di sicurezza.
Ma inserire il pilota automatico ha un solo inconveniente: non sempre le nostre azioni sono efficienti. Cosa ancora più interessante, non sempre risulta piacevole quello che facciamo! Spesso ci adattiamo a modelli esterni nell’illusione che stiamo cambiando.
Cosa quindi può trasformare i nostri gesti ripetitivi divenuti ormai “abitudini”? La capacità di “essere presenti e osservare” ci permette di cogliere l’unicità e l’irripetibilità di ogni gesto, di ogni esperienza. Questo ci fa vedere ciò che ci condiziona e allora possiamo interrompere schemi e abitudini.
Per coltivare questa capacità è utile stabilire una relazione di ascolto con il proprio corpo, ciò che abbiamo di più concreto.
Da qui l’importanza delle pratiche corporee che pongono l’attenzione su come fare, sulla qualità dei movimenti piuttosto che su cosa e quanto fare. Da qui l’importanza di mantenere da parte del praticante la presenza costante nel qui e ora portando l’attenzione anche a quel “primo movimento” che è la respirazione. Pratiche corporee che hanno queste caratteristiche sono il Metodo Feldenkrais e la Meditazione.
Alla osservazione segue l’accettazione senza giudizio e/o confronto e attraverso la percezione di sé e l’esplorazione, il Metodo ci aiuta a riorganizzare gli schemi motori, a renderli più efficienti, più belli e più piacevoli.
E’ un’esplorazione del corpo e della mente che parte dal movimento perché più facilmente accessibile. Con il Metodo Feldenkrais® si ottengono benefici che si riflettono sulla postura e sul modo di muoversi inteso anche come modo di relazionarsi a se stessi e agli altri. Cambia l’immagine che si ha di se stessi, nascono nuovi interessi e cambia il rapporto con l’ambiente circostante.
La Meditazione è un invito costante a osservare ciò che ci accade, momento per momento, senza giudicare l’esperienza. Una esortazione a disattivare la tendenza a vivere con il pilota automatico sempre inserito, a lasciare andare ciò che non ci è più utile e nutrirci di ciò che ci fa sentire bene e in pace anche con gli altri.
In questo momento di grande interesse per la consapevolezza, le proposte non mancano per sviluppare, attraverso la pratica, quella capacità di osservare che diventerà una risorsa personale in grado di guidarci. Molti sono i punti in comune tra il Metodo Feldenkrais e la Meditazione/Mindfulness.
Offrono la possibilità di intraprendere un percorso per coltivare quella specifica sensibilità che è al centro delle pratiche di consapevolezza.
Sono pratiche per entrare in relazione con l’ambiente in maniera più soddisfacente, per conoscere e sviluppare le proprie risorse interiori. Si comincia dall’ascolto di sé, senza giudicare.
Cosa muove i nostri pensieri? Come si formano? E come si formano le nostre azioni?
La mente è sempre affollata di pensieri e da qui la necessità di tenere la mente focalizzata.
Durante la pratica di gruppo “Consapevolezza Attraverso il Movimento” del Metodo Feldenkrais (CAM), ecco che le indicazioni verbali dell’insegnante aiutano a portare l’attenzione su di noi, sul nostro sentire e sul movimento. Ci aiutano a direzionare l’attenzione.
Scopriamo il flusso dell’intenzione che è il respiro e quando interrompiamo o variamo questo flusso ecco che ci fermiamo o modifichiamo l’azione iniziata.
E potrai trovare in te silenzio, vita, meraviglia, gioia, forza.
Nasce così il Progetto “Sensibilità e Ascolto” pensato per offrire una serie di occasioni per affinare tutti i nostri sensi, ritrovare quella sensibilità intesa proprio come “abilità dei sensi”. Il primo passo sarà quello di stabilire una relazione d’ascolto con il proprio corpo.
Il percorso prevede una sessione a settimana della durata di 1 ora per 6 settimane più una giornata intensiva di pratica. Le sessioni si terranno il giovedì. Contattami per maggiori info e iscrizioni.
A chi si rivolge
In generale a chi è interessato ad un percorso di conoscenza di sé e/o di riduzione consapevole dello stress. Permette di liberarsi da uno stato di malessere come l’ansia, la paura, l’aggressività.
E’ indicato per coloro che hanno già esperienze in tradizioni meditative e desiderano ampliare le proprie conoscenze o semplicemente avere un’occasione in più per praticare insieme ad altri.