Lo so che tra capo e collo ti sei ritrovato/a a lavorare in smart e non eri per nulla preparato/a. Forse perché si lavora di più e forse perché, soprattutto, non c’è l’interazione con i colleghi con cui si condividono le giornate difficili e la soluzione di tanti problemi, questa modalità di lavoro è diventata motivo di stress. Come gestire, adesso, lo stress da smart working che alcuni fattori legati all’emergenza coronavirus e il senso di costrizione hanno provocato? Ecco due strategie Feldenkrais per gestirlo al meglio
Una delle strategie che si possono adottare per migliorare questa situazione di lavoro a condizioni più stressanti, riguarda la posizione da seduti. A casa non hai potuto attrezzare al meglio un’area per poter trascorrere tante ore seduto/a davanti al computer. Spesso la seduta non è adeguata, sei sul divano, il tavolo è troppo alto o troppo basso ed è più difficile concentrarsi. La postura, invece, è importante. Ti risparmio i consigli sull’arredamento ergonomico dello spazio lavoro, ma ti suggerisco di scegliere piuttosto una seduta rigida come uno sgabello e di appoggiare i piedi a terra. Evita le gambe accavallate, almeno per troppo tempo.
Ti chiedo di eseguire questi semplici movimenti lentamente e in uno stato meditativo. Infatti, la pratica del Metodo Feldenkrais coniuga movimenti piccoli e gentili con la consapevolezza della mindfulness per gestire e ridurre ansia e stress.
Siediti verso il bordo della sedia, le gambe che formano un angolo di 90° e ogni tanto fai delle piccole pressioni dei piedi a terra e bascula il bacino avanti e indietro. Concediti il lusso di stare senza scarpe, appoggia bene tutta la pianta dei piedi sul pavimento e quando premi immagina di ricevere sostegno e forza dalla terra. Lo stress da smart working riguarda proprio la difficoltà di bilanciare vita e lavoro in una situazione improvvisa, nuova e destabilizzante.
Lavorare da casa può avere dei vantaggi in questa situazione di emergenza generale, ma il bilancio costi-benefici deve essere il più equilibrato possibile. Per cui un’altra strategia da adottare riguarda gli occhi e la necessità di rilassarli. Fai delle pause perché aiutano poi a riprendere il lavoro con rinnovata concentrazione.
Le pause possono essere dei momenti dedicati a piccoli “esercizi” con gli occhi, a mobilizzare quelle parti che sono tenute più fisse e che risentono di molte tensioni muscolari e dolori. Queste parti sono naturalmente il collo le spalle e anche tutta la schiena o la zona lombare in particolare. Bastano dieci minuti di pausa e dieci minuti di pratica almeno due volte al giorno.
La pratica che riguarda gli occhi è quella molto semplice del palming e ti aiuta a distogliere la fissità dello sguardo dal computer e a far riposare la muscolatura dell’occhio, che una volta rilassata aiuta a sua volta a rilassare tutta la muscolatura contratta del resto del corpo. Quindi rilassare gli occhi agisce indirettamente sulle contratture muscolari di tutto il corpo, che sono la prima causa di rigidità e dolore. Ed ecco la pratica Feldenkrais per gli occhi che ti suggerisco.
Sfrega per un po’ di tempo le mani in maniera da scaldarle e comincia a respirare in modo lento con una pausa tra l’inspiro e l’espiro.
Metti il palmo delle mani sugli occhi, metti il palmo della mano destra sull’occhio destro e il palmo della mano sinistra sull’occhio sinistro, e tieni appoggiati i gomiti sul piano di lavoro. L’attaccatura, la base del palmo della mano deve essere appoggiata allo zigomo e lasciare un po’ di spazio; fai buio lasciando quello spazio necessario per non premere in maniera eccessiva sugli occhi.
Continua a respirare e muovi gli occhi lentamente verso la radice del naso e verso l’esterno. Fai continuamente delle pause intanto che provi questa sequenza un po’ di volte.
Poi muovi lentamente gli occhi verso l’alto e verso il basso, sempre con delle pause tra un movimento e l’altro e sempre ricordandoti di respirare.
Lascia filtrare lentamente la luce allargando un pochino il palmo delle mani verso l’esterno e pian piano, anche se con gli occhi chiusi, ritorna a scoprire completamente gli occhi. E se porti gli occhiali, questa sequenza di piccoli movimenti mindful, caratteristici del Metodo Feldenkrais, va fatta senza gli occhiali. Puoi ripetere questa sequenza più volte durante il giorno.
Ricordati di respirare quando riprendi a lavorare e ricordati di mobilizzare gli occhi guardando un po’ verso l’esterno, guardando un po’ verso l’alto, il basso e nelle varie direzioni. Quindi non tenere lo sguardo sempre fisso, puoi anche sbattere le palpebre e socchiudere gli occhi con più frequenza.
L’articolo continua nella seconda parte in cui ti propongo un’altra mini lezione di Metodo Feldenkrais da fare sempre stando alla postazione di lavoro.