METTA è amorevole gentilezza.
È un concetto buddista ma costituisce la base della consapevolezza. È una disposizione d’animo, uno stato da ricercare continuamente. È amorevole gentilezza verso se stessi e verso tutti e tutto. Spesso ci manca la disposizione ad abitare le percezioni. La disposizione a osservare e a restare in quello che si sente rispetto a se stessi e agli altri, senza giudicare. Il Metodo Feldenkrais ti permette di intraprendere un percorso di ricerca di questa disposizione d’animo o di una sorta di punto neutro. L’obiettivo della ricerca non è tanto quello di arrivare da qualche parte, ma di trovare quella neutralità che permette di andare in qualsiasi direzione.
Quella neutralità che Moshe Feldenkrais amava definire “ritorno a casa”. Perché di questo si tratta. Di un ritorno alle origini, a quello che siamo veramente, alle nostre potenzialità che aspettano di essere sviluppate.
Perché dare tanta importanza alla percezione? Perché gli stimoli sensoriali sono più vicini al funzionamento dell’inconscio che alla comprensione conscia e così riusciamo ad instaurare un dialogo diretto con la parte più profonda di noi.
“È attraverso la strada dell’attenzione alle proprie percezioni che inizia il processo di profondo contatto con se stessi e poi con gli altri.” Mara Della Pergola
Gli stimoli sensoriali però, per essere “sentiti” e poi integrati, richiedono dei movimenti lenti. Ecco perché l’insegnante Feldenkrais vi chiede di fare movimenti lenti, senza raggiungere il limite.
Senza fretta e con qualcuno che vi dà continuamente spunti per l’osservazione, è possibile percepire il collegamento tra tutte le parti quando “si fa” il movimento. È possibile risalire all’intenzionalità e dare un senso al nostro gesto. Si tratta di stare in un processo che ha l’unico obiettivo di conoscere se stessi. Nelle lezioni Feldenkrais non è importante quello che si fa, ma quello che si sente mentre si compie il movimento. Quando si è immobili è difficile sentire: è il movimento che ci fa percepire qualcosa di noi stessi e che ci mette in relazione anche con l’ambiente circostante.
“Il primo apprendimento consiste nell’esplorazione delle possibilità di muoversi e di agire che ha il nostro corpo.”
E infine: “Quando la consapevolezza riesce ad essere in accordo con il sentimento, con i sensi, con il movimento e con il pensiero, l’uomo può fare scoperte, inventare, creare, innovare e conoscere.” Moshe Feldenkrais
Piccola lezione del giorno: Tornare a casa
Perché diventa difficile quando lo si vuole fare con la volontà?
“Ritornare al centro è come ritornare a casa propria. … siete al sicuro. Nel ritornare – dopo ogni genere di posizione – verso la posizione neutrale il movimento risulta più facile. Così facendo si impara a rendere facile la combinazione che è difficile. Sentite che non vi viene posta alcuna sfida. È una conoscenza valida per fare qualsiasi cosa vogliate e nella quale non riuscite.” Moshe Feldenkrais